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Sul Monte Nerone sono stati rinvenuti 2 campioni con 2 e 3 denti di squalo durofago in connessione nelle sequenze stratigrafiche del Giurassico Superiore, piattaforma carbonatica pelagica del Monte Nerone (Apecchio – PU -Marche), nel dominio paleogeografico Umbria-Marche-Sabina (Appennino settentrionale, Italia centrale). Il materiale è stato identificato come Asteracanthus cfr. A. magnus, un taxon abbastanza noto e già segnalato per il Giurassico Medio e Superiore dell’Europa. I denti indicano chiaramente un comportamento di predazione con schiacciamento, suggerendo come preda abituale invertebrati a guscio duro sia infaunali che epifaunali come grandi bivalvi, brachiopodi, gasteropodi e crostacei.
Il ritrovamento rappresenta, ad oggi, il primo dello squalo Hybodonte in Umbria- Marche-Sabina, gettando ulteriore luce sull’ecologia all’interno dell’ambiente pelagico del Giurassico Medio-superiore e sulla presenza di Asteracanthus nel tardo Giurassico della Tetide Occidentale.
Ulteriori informazioni leggendo il lavoro di
Citton P, Fabbi S, Cipriani A, Jansen M, Romano M. Hybodont dentition from the Upper Jurassic of Monte Nerone Pelagic Carbonate Platform (Umbria‐Marche Apennine, Italy) and its ecological implications. Geological Journal. 2018;1–13. https://doi.org/10.1002/gj.3174